Dieci
anni fa
scrivendo la premessa alla piccola raccolta di scritti sulla mia
esperienza di assessore del comune di Torino, sulla Fiat e sul suo futuro
scrivevo queste cose.
Oggi sono sgradevolmente attuali, ma vale la pena riflettere su quanto
questa crisi della Fiat sia stata "nelle cose" e su quanto
poco siano stati capaci di fare i "managers".
A mio avviso i fatti stanno provando valido il breve scritto di dieci
anni. E così voglio pensare sia valida la sua ottimistica e positiva
conclusione: si tratta di una grande opportunità per Torino e
per i Torinesi e non va persa. Questo il mio augurio, più che
un augurio è unaltra previsione e si verificherà
puntualmente come si è verificata la prima.
Fra venti anni, dicevo nel 1993, oggi dico: fra dieci anni.
Da
"Storie di Ordinaria Amministrazione"
pagine 15-18
Torino a medio lungo termine.
Ineludibile è la decadenza della Fiat, peraltro iniziata circa
dieci anni fa: la modestia culturale e tecnica della sua gestione non
ha futuro. Questa previsione suona come la sabbia sotto i denti a pochi
giorni dai fescennini per il lancio della Punto, quando ancora non si
sono spenti gli echi dei tamburi augurali. Mi associo allaugurio
con molto più affetto di quanto non possa apparire da queste
note: ogni successo commerciale sarà utile per rendere meno aspro(meno
sacrifici per i torinesi) il percorso verso la radicale alternativa,
ma non potrà modificare gli elementi strutturali del declino
Fiat che sono radicati nellorganico e nella cultura di gestione
impostata da dieci anni e non reversibile in tempi congruenti con le
dinamiche del mercato mondiale dellauto e con i ritmi di evoluzione
tecnologica che lo dominano . Spesso le grandi e pompose fanfare nascondono
carenze sostanziali.
Lattuale debolezza incrocia una crisi strutturale del mercato
mondiale dalla quale probabilmente [la Fiat] uscirà ulteriormente
indebolita. Senza progetto, senza tensione,senza gli antichi valori
aziendali, la Fiat percorrerà un lento cammino verso lannullamento.
La decadenza della Fiat si svolgerà in una decina danni
e verrà accuratamente cucinata dalla stampa di servizio e dalla
dirigenza dellimpresa con il consueto brodo italo-patetico. La
sconfitta aziendale verrà fatta passare come conseguenza della
globalizzazione e delle sue ineffabili strategiche necessita.
Con il decadere della Fiat, dopo qualche anno di difficoltà,
Torino potrà finalmente rinascere: il potenziale della Città
si esprimerà senza la cappa melensa delloperaismo demagogico
PCI (o ex PCI) e del servilismo indotto dal mono-potere Fiat. La diversificazione
industriale produrrà condizioni economiche positive per la regione
torinese: occupazione, investimenti, innovazione, domanda, offerta,
redditi. Un problema da risolvere sarà quello di eliminare dal
portafoglio industriale torinese tutte le attività manifatturiere
che verranno assorbite dai paesi in via di sviluppo con costi di manodopera
imbattibili ancora per i prossimi quindici anni. Tutta la politica sindacale
del mondo industrializzato, e di quello italiano in particolare, dovrà
scontrarsi con questo problema che avrà ripercussioni politiche,
sociali, valutarie, sugli investimenti e sul quadro di vita di portata
rivoluzionaria. Risolta la diversificazione e smantellate le sacche
improduttive della fase storica superata, ci si avvierà ad una
serie di equilibri territoriali, urbani e sociali che modificheranno
profondamente, e in positivo la figura della Torino metalmeccanica.
La città nel percorso della crisi, troverà di nuovo lo
spirito eclettico, lironia incisiva, laggressione imprenditoriale
e lespressione culturale, che erano la sua marca agli inizi del
secolo e fino agli anni trenta. Linfatuazione leghista maturerà,
con i fallimenti operativi che necessariamente risulteranno dalla approssimazione
e dalla presunzione dei suoi attuali rappresentanti, in un atteggiamento
nuovo, diretto, semplice, capace di colloquio internazionale, nel rispetto,
in avanti, dei valori locali e non nella loro dimensione riduttiva.
Fra 20 anni.
Nellattesa e nella attiva speranza recuperiamo la quotidianità,
lOrdinaria Amministrazione e i suoi affetti.
..
Lorenzo Matteoli
Scritto a Jakarta il 18 Settembre 1993
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