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Bibliography Sintesi del dizionario dello stadio.
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Lo “stile Juventus” e Torino Ho seguito da una certa distanza lo scandalo del Calcio italiano. Un fenomeno interessante sotto molti aspetti. Anche il modo di seguirlo della stampa e della gente è interessante: significativamente diverso dal modo con il quale gli Italiani hanno seguito a suo tempo “mani pulite”. Che il “centro” motore dello scandalo sia stato Torino, la Juventus, i suoi calciatori e i suoi dirigenti mi sembra sia anche un argomento sul quale riflettere. Viene in mente una battuta frequente sulla bocca dei Siciliani cólti: prima di Garibaldi e dei Mille la Sicilia non conosceva la Mafia. Torino: la città che si è sempre vantata di una “differenza” morale rispetto al resto del Regno. La Juventus: la squadra alla quale era addirittura attribuito uno “Stile Juventus” una “classe” superiore a quelle della altre “calcisterie” nazionali…gentaglia! Mentre la “Vecchia Signora”… insegnava il “tocco di classe”. Un riflesso sicuro della immagine del leggendario “Prinsi”, sempre rimpianto e amato Monarca dell’automobile e del calcio Torinese. E’ vero che Moggi non è Torinese, ma importato dalla cloaca Romana. Un fatto che non diminuisce la marca “torinese” del pasticciaccio, nato, maturato e cresciuto nelle sacre stanze della palazzina in Crimea. Torino, con la sua borghesia di impresa, è da sempre un terreno fertile per connivenze e complicità di caratura discutibile: la Fiat ha istituito, oramai da un secolo quasi, modelli di comportamento intrisi di una “mutualità” ai limiti (spesso anche oltre) del legittimo, e certamente molto oltre la categoria della decenza etica. Chiunque abbia dovuto fornire la Fiat, dai tempi di Valletta e prima, ha conosciuto l’ambigua suggestione con la quale l’ufficio acquisti di Corso Marconi orientava le scelte e faceva conoscere le sue preferenze. Obbedire alla suggestione o trovarsi esclusi dall’orticello era un paradigma corrente. Ma nessuno diceva esplicitamente nulla. Si faceva capire, si alludeva con garbo. Se si capiva…bene, se non si capiva… peggio. Sempre con classe, con eleganza…con lo stile Fiat. Con lo stile Juventus. Lorenzo Matteoli P.S. Per Moggi, il silenzio, d'ora in poi, sarà certamente d'oro. |